La stagione teatrale 24\/25 del Teatro Excelsior Bettona, organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con l’amministrazione comunale, vede in scena, domenica 16 marzo alle 20:45, Ulisse \u2013 Una peripezia maschile, liberamente tratto da Amori ridicoli di Milan Kundera, per la regia e l’adattamento di Samuele Chiovoloni, con gli attori Giordano Agrusta, Stella Bastianelli, Francesco Bolo Rossini, Gabriele Fumari Falanga, Caterina Fiocchetti, Chiara Mancini, Alice Scaglia e Davide Tassicon.<\/p>\n
Nessuna Odissea, non quella di Omero, certamente. Questo Ulisse, che emerge dalla rielaborazione della penna di Kundera, \u00e8 l’epitome dell’esploratore del desiderio: un medico cecoslovacco (cos\u00ec somigliante a Tomas, protagonista de L’insostenibile leggerezza dell’essere, da sembrarne il bozzetto preparatorio) che ha trascorso la vita ad ascoltare il canto delle sirene e a propagare la sua leggenda personale: colui che prende tutto, come Dio. A noi sta di incontrarlo, per\u00f2, in una fase avanzata del suo percorso, non sconfitto ma di certo traballante, come incagliato per la prima volta.<\/p>\n
Cosa \u00e8 accaduto al dottor Havel? \u00c8, propriamente, accaduto qualcosa. Una fibrillazione (fisica? Psichica? Simbolica?) che ha destabilizzato un leggendario tombeur de femmes al punto da renderlo bisognoso di un consulto: \u00e8 ora di rimettere insieme i pezzi con l’aiuto di una professionista. Ma dove \u00e8 venuto a cercare risposte? A cosa assomiglia questo studio psicoanalitico della dottoressa Pappenheim, dove verr\u00e0 ricevuto? Una clinica immersa nel verde, un convegno di fantasmi o una della mente? Allo spettatore stabilirlo, tanto che il percorso d’analisi mette in scena (ed \u00e8 proprio il caso di dirlo, come nel pi\u00f9 classico degli psicodrammi) tre fatali episodi: un simposio di medici sfaccendati che giocano all’eterno passatempo della prepotenza, una vedova disperata per la liquidazione della tomba del marito che vaga inebetita fino a incontrare un vecchio amico, e il soggiorno di Havel in una modesta localit\u00e0 termale in cerca di avventuroso scompiglio.<\/p>\n
Una peripezia maschile, dunque, nel tempo (il nostro) dello scadimento e della ribellione (nonostante le recrudescenze) di ogni potere fallico. Una commedia disturbante, nel pieno stile della Mitteleuropa, che, prendendo spunto dalla prima raccolta di racconti di Kundera (Amori ridicoli, 1970), invita a ridere della fragile brutalit\u00e0 del maschio e della brutale fragilit\u00e0 dell’uomo.<\/p>\n
Info e biglietti<\/p>\n
\u00c8 possibile prenotare telefonicamente al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria al numero 075 5754222, dal luned\u00ec al sabato, dalle 17 alle 20.
\nAcquisto online sul sito www.teatrostabile.umbria.it.<\/p>\n