Successo al Lyrick per “Il sogno”, spettacolo dei ragazzi del Serafico di Assisi (foto)


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Successo per lo spettacolo “Il sogno” organizzato il 16 settembre al Lyrick dai ragazzi del Serafico di Assisi, che verrà replicato il 22 settembre alle 17 durante The Economy of Francesco, la tre giorni globale che porterà ad Assisi giovani da tutto il mondo, nel segno di una nuova visione dell’economia legata al messaggio del Pontefice.

“Si possono rimettere in discussione le regole che governano la società in cui viviamo? E soprattutto, sono forze come l’economia, la finanza e il profitto a determinare le nostre vite? O c’è qualcos’altro, che spesso resta nascosto ma che alla fine è ciò che davvero conta?”, la sinossi dello spettacolo.

“Per provare a dare una risposta a questo interrogativo i ragazzi del Serafico di Assisi sono tornati a teatro con ‘Il sogno’, spettacolo che nasce dal laboratorio di teatro e musica del Serafico, coordinato dagli educatori Stefano Tufo e Fabrizio Benincampi, e che racconta la storia di Libero, un esperto di finanza intento a lavorare su un importante progetto per un suo superiore. Le sue certezze e la sua visione del mondo vengono tuttavia messe in discussione quando il «Capo» invia due misteriosi dipendenti per dargli supporto: confrontandosi con loro, Libero si troverà a iniziare un viaggio onirico tra la sua realtà quotidiana e i temi globali legati alla natura, alla guerra, all’equilibrio indispensabile del Creato. Il protagonista realizzerà dunque il peso di ogni singolo gesto, anche il più apparentemente insignificante, finché la risposta al più classico degli interrogativi, ovvero «Io cosa ci guadagno?», apparirà sempre meno scontata.

Tanti gli applausi al Lyrick, e un pubblico entusiasta. Il laboratorio di teatro e musica del Serafico è uno “spazio che, attraverso l’incontro tra la dinamica formativa e l’aspetto ludico, permette ai ragazzi con disabilità di svolgere l’attività riabilitativa valorizzando competenze e abilità, esprimendo emozioni e mettendo al centro la propria autenticità espressiva. Il messaggio che abbiamo voluto veicolare – spiegano gli educatori – è legato proprio alla voce degli ultimi. Una voce che parla a noi, ma anche di noi: ci racconta di bisogni ed emozioni che ci riguardano tutti, perché alla fine nessuno, né noi, né la nostra società, e nemmeno il nostro pianeta, possono dirsi privi di fragilità. E prendersi cura dei più fragili, come mostra l’esperienza del Serafico, non vuol dire soltanto rispondere tecnicamente ai loro bisogni. Vuol dire anche ascoltarli e far sentire la loro voce, che ci parla, tra l’altro, del nostro futuro: lo stesso futuro che è il vero guadagno del Libero del nostro spettacolo, e che è altrettanto prezioso per ciascuno di noi”.

Foto: Mauro Berti, gruppo editoriale Assisi News 

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